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Ho scelto il nome Icy semplicemente perché amo la montagna, la neve ed i ghiacciai; Alaska perché l'Alaska è una terra che mi è rimasta nel cuore. La mia immagine ? La stella alpina: il delicato gioiello delle Alpi .

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👩‍🦰

Viaggio on the road in Baja California Sur

                 Baja California



Era da un po' di tempo che mi balenava nella testa l’idea della Baja California, forse perché me la immaginavo come un suggestivo lembo di terra sabbioso accarezzato da due mari, come un deserto che si inoltra sinuoso fra le acque travolgenti dell’Oceano Pacifico dai colori blù cobalto e azzurro cielo, che incontrano l’acqua calda e cristallina del Mar di Cortez.
Forse mi immaginavo caldi tramonti dal cielo dipinto di rosa antico che sfiorano splendidi deserti di sabbia bianca e rocce colorate, decorati da giganteschi cactus dalle più svariate forme con le loro punte indirizzate verso il cielo, paesini pieni di colori e profumi erano nella mia mente, forse per questo ho pensato: mi piacerebbe visitare la Baja California.
                     🌴🌴🌴
Il Viaggio… 🚙
Alzataccia a parte, dopotutto è una consuetudine nei trasferimenti intercontinentali, il viaggio è stato tranquillo.
In attesa dell’imbarco ci chiedevamo il senso di recarsi in aeroporto tante ore prima della partenza, come consigliato dalle compagnie aeree e dalle agenzie, quando il check in apre solo 2 ore prima, non basterebbe essere presenti solo 30 minuti prima dell’apertura?
                         🌴🌴🌴
A Los Angeles, prima tappa del nostro viaggio, 15 minuti di taxi ci conducono all’ Inn at Playa del Rey, un grazioso B&B situato di fronte ad un’oasi di fauna selvatica, punto di osservazione bird watching.
La struttura è in stile coloniale, non di recentissima ristrutturazione ma, con pochi tocchi di rifinitura potrebbe raggiungere ottimi livelli.
Le camere sono spaziose, bene arredate, e dotate di tutti i servizi necessari per garantire un buon soggiorno.
Al primo piano si trova la reception ed un’ampia sala dove dalle 8 alle 10 del mattino, si possono gustare ottime colazioni, all’americana; al pomeriggio dalle 17 alle 18, viene offerto un eccellente happy hour,
con un calice di vino da sorseggiare sulla terrazza accarezzati dalla brezza oceanica ammirando le paludi e le colline che ne completano lo sfondo.
Dopo una rapida doccia ci dirigiamo sulla Culver Street per cercare un ristorante dove cenare; infatti pur essendoci diversi locali, la scelta non è facile, in quanto la zona risulta piuttosto trascurata e sciatta, con ristoranti datati e poco invitanti, l’unico posto che ci ha ispirato ad entrare è il Bacari PDR,


un locale pieno di giovani allegri dove servono ottimi piatti a base di pesce e molluschi.


Il giorno seguente, rinfrancati da una bella dormita consumiamo la squisita colazione e ci dirigiamo verso Marina del Rey.

Una bella passeggiate sulla strada costeggiata da edifici dallo stile estremamente eterogeneo, che risulta un guazzabuglio incredibile, ci conduce alla lunghissima spiaggia di Marina, solcata da una pista ciclabile percorsa da ciclisti di tutti i generi, spesso accompagnati da grandi casse acustiche che riproducono brani musicali fra i più variegati.

Marina del Rey è popolata da gruppi di giovani adolescenti che partecipano ai campi estivi, praticando varie discipline sportive; dopo questa lunga passeggiata ci è venuta fame, il Reds Whisky è il locale che fa per noi;
Reds Wisky at Marina del Rey
situato praticamente sulla darsena turistica, offre piatti dal forte sapore di mare, squisite le ostriche al naturale o gratinate, ottimi anche i piatti di fish & chips.
Rientrati in albergo, dopo una doccia ristoratrice approfittiamo dell’Happy hour gustando un buon calice di Chardonnay sulla terrazza, accompagnato da appetitosi stuzzichini.
Cena: "Cantalini's Salerno Beach Restaurant"
🌞🌞🌞
Il mattino seguente ci attende l’imbarco sul volo diretto a Los Cabos; l’arrivo in Baja è stato leggermente segnato dalla lunghissima fila all’immigrazione causata dall’apertura di un unico sportello per tutti i passeggeri in arrivo.
Ha richiesto molto tempo anche il ritiro dell’auto in quanto, anche qui abbiamo trovato un solo sportello aperto per la consegna dei veicoli e tra l’altro, la nostra auto, non era ancora pronta: anche questo è Messico!
Quando riusciamo a metterci in marcia verso l’hotel, ci sentiamo finalmente giunti alla partenza del nostro giro esplorativo della Baja California Sur.
30 minuti di strada e giungiamo, in tarda serata, all’Hilton Los Cabos,
giusto in tempo per una bella cena al ristorante La Vela a bordo piscina; l’Hilton è uno splendido hotel di nuova realizzazione direttamente sul mare.
Dopo un buon sonno ristoratore, al mattino presto dalla nostra camera con vista Ocean front, ci sorprende una meravigliosa alba,




con un cielo tinteggiato di rosa e rosso mentre il sole che si sveglia viene accarezzato dal mare. 




La colazione è a dir poco grandiosa: tortellini a parte, sulle tavole del buffet si trova praticamente di tutto… e … quello che non c’è viene preparato al momento.

Escursione a Cabo Pulmo
 🏞

Due ore di tragitto, con gli ultimi km di sterrato e giungiamo Cabo Pulmo per la gita snorkeling, un breve breefing di presentazione dell’equipaggio accompagnato dalle solite raccomandazioni del caso precedono l’imbarco su una piccola barca da pesca che si diriga subito verso i punti più pittoreschi della Baja,  nel cuore del parco nazionale di Cabo Pulmo; ci tuffiamo e seguiamo la nostra guida alla ricerca dei fondali più pittoreschi della barriera corallina, dei pesci più affascinanti e di tutta la fauna marina che vive in queste splendide acque cristalline.

Dopo circa tre ore rientriamo a terra, salutiamo le nostre guide e ci rechiamo in un vicino localino
per un piatto di ottimi tacos a base di pesce.

Ripresa la macchina, sulla strada del ritorno in hotel sostiamo, per qualche scatto, al tropico del cancro,





 Segnalato da una curiosa statua a forma di mappamondo; giunti in hotel, un corroborante tuffo nella splendida piscina panoramica e cena tipica all’El Meson,dove assistiamo ad una coreografica     preparazione di un piatto a base di pesce " flambeggiato".
Il mattino seguente, dopo un’altra splendida colazione, lasciamo a malincuore l’Hilton e le sue coccole per dirigerci a La Paz: dopo circa un’ora facciamo la prima sosta a Baja dove il nostro programma prevede una breve gita su di una piccola imbarcazione privata,
per visitare i famosi faraglioni in granito
di Cabo San Lucas.

Riprendiamo la macchina e ci fermiamo lungo il percorso sotto la capanna di Miguel,
un caratteristico locale messicano dove si può mangiare una
gustosa carne alla brace con verdura per una manciata di pesos.


Dopo un’altra ora di viaggio sostiamo al Triumpho,
un piccolissimo centro che vide la gloria alla metà del 1800, quando nella zona, venne scoperto un ricco giacimento di oro e di argento. Purtroppo il locale museo della musica,
che conserva numerosi pianoforti portati in paese per rallegrare le serate ai minatori, alcuni dei quali di notevole pregio, era chiuso per ristrutturazione.
Il giro alla miniera porta ai piedi della “Ramona”
la ciminiera disegnata da Gustav Eiffel famoso per l’omonima torre di Parigi.
In paese è d’obbligo una sosta al cafè El Triumpho, un locale tipico dove si respira la caratteristica aria messicana;
qui si può gustare un ottimo calice di vino servito con lo squisito pane 

cotto in forno a legna e condito con olio di oliva e spezie.


















                     









El Triunpho ...










                           🌴🌴🌴



Arriviamo a La Paz,



capitale della Baja California Sur, e ci
sistemiamo presso il deprimente Hotel Costa
Baja: un resort
datato e trasandato. Per rincuorarci ci
offriamo un’ottima cena
presso lo Restaurante Steinbeck's, dove un
gentilissimo cameriere ci consiglia le 


specialità di pesce e un’ottima bottiglia di


vino messicano.




Il mattino seguente ci attende la gita con

Raul, guida della Lobito Safari, una 

delle numerose compagnie che offrono 

escursioni acquatiche.
Un’esperienza veramente speciale


che ci porta da prima a vedere tutta le 


particolarità dell’Isla Spiritu Santo, 


patrimonio dell’UNESCO,





uno dei luoghi sottomarini più belli del


mondo, ammirato anche da Cousteau, poi


una lunga esplorazione di snorkeling,


alla ricerca dei fondali più suggestivi.





 Qui veramente la 

Baja ammalia con 

tutto il

suo Splendore, pesci 

dai mille riflessi colorati,


tartarughe marine,


stelle di mare, si aggirano indisturbate


 intorno alla fantastica barriera corallina.








A seguire ci aspetta una bianca spiaggetta per una piacevole pausa pranzo, un vero pic nic prima di un interminabile bagno.

Rientro in hotel, tuffo in piscina e cena a base di pesce e crostacei al Bismarkcito  Restaurant, che gustiamo sulle note musicali che escono dai tipici strumenti pizzicati da un gruppo di Mariachi...
che allietano le calde serate dei commensali; a gentile richiesta non abbiamo mancato l’occasione di farci suonare la famosa Cielito Lindo. 
Il ristorante è situato sul lungomare che costeggia la bellissima baia di La Paz, dove ogni sera, si può assistere a spettacolari ed indimenticabili tramonti.



Il mattino seguente ci rechiamo a Playa Balandra, menzionata come una delle 10 spiagge più belle del mondo, effettivamente abbiamo potuto constatare, con i nostri occhi che lo spettacolo è veramente grandioso:
un golfo di acqua cristallina e di finissima sabbia bianca si presenta davanti a noi.





Noleggiamo sedie ed ombrellone e ci immergiamo in un bagno infinito,

interrotto solo da una piccola sosta per dissetarci a base di noci di cocco e mango fresco.
Rientriamo in hotel, una veloce doccia e di nuovo al ristorante Bismarkcito,

questa volta per ostriche e gamberoni fritti.

Il mattino seguente, dopo avere fatto scorta di benzina, acqua, frigo portatile e ghiaccio partenza per Loreto, antica capitale della B.C.S.: un tragitto che solca un immenso
deserto di roccia cosparso di enormi cactus; un paesaggio veramente spettacolare.















Una breve sosta ristoratrice presso El Tiburon
e a pochi Km da Loreto e troviamo le indicazioni per 
Puerto Escondido


dove ci fermiamo per alcuni scatti fotografici.



Arriviamo a Loreto



e ci sistemiamo all'hotel :


"La Mision",

 Hotel La Mision loreto
un ‘antica missione recentemente ristrutturata, mantenendo lo stile  caratteristico.
Un tuffo in piscina ed una passeggiata lungo il lungomare dove è stato allestito il palco per la premiazione del campionato mondiale di pesca d’altura,
Festa a Loreto
ceniamo presso il ristorante dell’hotel
e come sorpresa di fine giornata assistiamo agli spettacolari fuochi artificiali, che concludono le giornate di gara.



La mattina alle 8.30 telefoniamo al nostro 

riferimento: 

Mr.Pacifico,


che ci viene a 

prendere con una 

deliziosa 

imbarcazione

tutta per noi e ci 

porta alla scoperta 


dell’Isla Coronado,



un’isola di soli 2 Km e 


mezzo di larghezza, dichiarata


patrimonio dell’UNESCO,






per la quantità 

di

specie protette 

che qui hanno 

il loro habitat.

L’ Isola è una vera meraviglia: scogli di origine vulcanica scendono sul mare creando effetti sorprendenti:
le rocce sono disegnate dal repentino raffreddamento della lava che, a contatto con l’acqua del mare, ha creato disegni particolarmente scenografici. Qui vivono del tutto indisturbati leoni marini, otarie, aquile di mare, ed altre specie protette.
Dopo avere completato il giro dell’isola approdiamo in una piccola spiaggetta dalle acque cristalline e candida sabbia corallina completamente deserta,
dove trascorriamo il resto della mattinata esplorando i fondali con maschera e pinne, circondati da coloratissimi pesci tropicali.
Il tempo di uno spuntino preparato dal nostro capitano e ci rituffiamo nuovamente nelle caldissime acque della baia.
🏝








Sulla via del ritorno

veniamo scortati da un gruppo di giocosi delfini; salutato il nostro capitano ci rechiamo in hotel e dopo un tuffo in piscina ceniamo nel ristorante sulla terrazza e completiamo la giornata con un’ottima cena.
Loreto ...🌆
















La nostra esplorazione prosegue il giorno seguente con un’escursione in auto 



alla Missione di San Javier, distante appena un’ora di strada che si snoda fra canyon e deserti di rocce.



La missione è stata fondata dai padri gesuiti nel 1699 che, oltre che al cristianesimo portarono qui le loro conoscenze nel campo dell’agricoltura.

Una guida messicana ci mostra i dintorni della missione, mostrandoci l’albero più antico della zona,
un ulivo tricentenario, con un’iguana appollaiata, la coltivazione di lime ed aranci, ed il sistema di irrigazione dell’epoca, ancora ad oggi in uso.

Facciamo uno spuntino   a base di carne e formaggio locale accompagnata da una ottima birra artigianale, al Palapa
Restaurant, una piccola ma graziosa struttura tipica.




Al rientro al Mision un tuffo in piscina è d’obbligo per rinfrescarsi dalla calura della giornata.
Decidiamo di cenare in un delizioso locale di fronte alla missione di Loreto, il Santo Cielo,


un posticino romantico dove, a lume di candela possiamo gustare piatti squisiti a base di pesce freschissimo.
                                      🌞🌞🌞
La giornata successiva inizia di buon’ora con la partenza verso Sant’Ignacio: la strada si snoda costeggiando la bellissima Baia Conception,
offrendo 80 Km di spiagge bianchissime che si alternano fra boschi di mangrovie e deserti che arrivano al mare,
splendidi scorci di mare dall’acqua cristallina, insenature verde smeraldo e blù cobalto 






incorniciate da enormi cactus dalle forme più svariate, dandoci la possibilità di effettuare piacevoli soste.
Poi la strada si immerge in un deserto di rocce laviche e, in un susseguirsi di curve e saliscendi, arriviamo a Mulegè,
dove ci inoltriamo in una serie di stradine tortuose ed assolate; proseguiamo per Santa Rosalia,



dove sono ancora presenti i resti di un’antica miniera di rame che, nei periodi di massimo splendore, dava lavoro a più di 1000 minatori.
Poco distante sono ancora presenti i resti dei vecchi macchinari e i forni dove veniva cotto il pane per tutti i lavoratori: sia la miniera che il forno sono ancora attivi, ovviamente in forma ridotta.
Proseguiamo ancora in mezzo al deserto



di cactus ed arriviamo
all'Hotel La Huerta, una posada di recente ristrutturazione, che offre camere semplici ma confortevoli.

Hotel "La Huerta"

Ci sistemazione in camera aspettando il fresco e passiamo la serata presso il ristorante attiguo all’hotel,
consumando un’ottima cena a base di gamberi imperiali.
Qui conosciamo una coppia di cuneo, Silvia ed Adriano che stanno scendendo da Tijuana e faranno in parte il nostro stesso itinerario.
🕕
Il mattino seguente avremmo dovuto fare la “tappa desertica” fino a Puerto San Carlos ma, considerando le possibili difficoltà tecniche, decidiamo di raggiungere la nostra meta, percorrendo la strada già esplorata fino a Loreto.





















Loreto -
 Qui soggiorniamo al Loreto Baja Golf Club, 
 situato sulla splendida Baja sabbiosa di Loreto.




 La struttura è molto balla ma avrebbe bisogno di una, seppur leggera, ristrutturazione per diventare una vera chicca.
Lungo il percorso possiamo nuovamente ammirare le spettacolari spiagge e spiaggette, scegliamo proprio una di queste per gustare un buon spuntino a base di gamberi.
Il mattino seguente, con molta calma, partiamo in direzione Mar Y Arena, Puerto San Carlos : la strada abbandona la costa per inoltrarsi verso l’interno della Baja California Sur e, di nuovo, i paesaggi costieri lasciano spazio alle atmosfere desertiche.
Facciamo tappa ad “El Tiburon”, un piccolo ristorantino che propone specialità di pesce e crostacei, che troviamo a Ciudad Costitucion, centro abitato di notevole importanza per la produzione agricola e crocevia obbligato per il raggiungimento della Baja Magdalena.
L’arrivo al Mar y Arena è piuttosto deludente, non che le nostre aspettative fossero granchè, tuttavia alcuni requisiti minimi di pulizia e manutenzione sarebbero, a nostro avviso, doverosi.       
La struttura sorge in una baia melmosa e poco invitante (soprattutto in presenza della bassa marea): tutta la zona di Puerto San Carlos risulta sporca, trascurata e squallida, dopotutto si viene qui solo per visitare l’affascinante Bahia Magdalena.
Baja - Mar y Arena
Decidiamo quindi di fermarci una sola notte e di proseguire quindi subito dopo l’escursione del giorno seguente.
Buona la cena presso il ristorante del Mar y Arena, locale carino ed unica scelta della zona.
 Il mattino, dopo colazione, si parte per l’escursione, direttamente dalla spiaggia, e più precisamente si trasborda direttamente dal cassone del pick up, che entra in acqua fino a raggiungere la nostra imbarcazione, con una manovra alquanto singolare.  
30 minuti di navigazione e raggiungiamo una lingua di sabbia bianchissima, un mare di dune dove, 250 anni or sono i corsari (così si narra fra storia e leggende), venivano a nascondere il bottino dei loro arrembaggi, certo è che qui lo spettacolo è garantito.
Baja Magdalena





Attraversate a piedi le dune giungiamo sull’ Atlantico dove possiamo raccogliere le famose conchiglie a forma di moneta,
che i locali chiamano “sand dollar”; ritornati a bordo raggiungiamo una piccola isola
interamente colonizzata da cormorani e pellicani,

mentre un gruppo di leoni marini vive felice sulle vicine boe di segnalazione.

Al rientro avvistiamo un gruppo di delfini giocherelloni che si diverte a nascondersi non appena tentiamo di avvicinarci, prendendosi gioco di noi!
Alle 12.30 rientriamo al Mar y Arena e mentre consumiamo un rapido spuntino a base di pesce fresco, il locale viene popolato da un gruppo di motociclisti messicani, impeccabilmente vestiti, in sella alle loro sfavillanti moto, perfettamente addobbate.


Salutiamo l’allegra compagnia e partiamo




in direzione La Paz ,dove abbiamo prenotato “La Posada de Las Flores”:



un piccolo hotel che è un’autentica perla, un insieme di spazi perfettamente curati,


puliti ed ordinati, dove si respira l’atmosfera tipica del Messico.
Posada de Las Flores

Posada de Las Flores

La cena è una vera festa a lume di candela,
al ristorante Oliva al Mare, vengono impeccabilmente serviti squisiti piatti a base di carne e pesce, accompagnati da ottime etichette di vini locali e non.
 La colazione non è da meno:
nella luminosa sala fronte mare si possono gustare freschissime macedonie di frutta locale, torte e paste appena sfornate ed un ottimo caffè italiano.
Lasciata la posada, con un pizzico di nostalgia, ci dirigiamo verso Todos Santos, il tragitto è di breve durata, quindi arriviamo presto e ci dirigiamo subito alla ricerca di una delle spiaggette citate dalla guida: El Faro Beach e Cerritos Beach.
La prima è una spiaggia privata (a pagamento) mentre la seconda, pur di notevole fascino, si affaccia su di un mare veramente impetuoso e difficilmente balneabile, quindi ci limitiamo ad una bella passeggiata per alcuni scatti fotografici.
Residenza di artisti creativi, Todos Santos è caratterizzata da tipiche case basse in stile coloniale che si affacciano sulla via principale;







una delle attrazioni del paese e l’hotel California,





l’hotel California, che prende il nome dalla famosa canzone degli Eagles, in passato oggetto di controversie da parte del gruppo musicale proprio a causa del nome che porta.









Noi soggiorniamo al Casa Tota,

piccola struttura che, però ci ha molto deluso, in quanto risulta troppo angusto, le camere sono prive di finestre sull’ esterno pertanto poco luminose ed anche poco arieggiate.
Il paese merita certamente una sosta, ma forse una intera tappa è un po' troppo.
La mattina dopo partiamo in direzione Los Cabos, il tragitto di poco più di un’ora è veramente spettacolare: la strada costeggia in parte l’oceano ed in parte il deserto di rocce dal colore rosso fiamma costellato da cactus dalle forme più svariate.
Il nostro hotel: il Secrets Puerto Los Cabos, sorge lungo il tracciato del campo da golf, la struttura, per quanto vasta, non è invasiva, e si integra perfettamente con il paesaggio circostante.
Consegnata l’auto al parcheggio, veniamo calorosamente accolti da premurosi valletti che ci coccolano porgendoci profumate salviette rinfrescanti, calici di spumante e sorrisi smaglianti per poi accompagnarci da un cortesissimo concierge per il check in.
La camera non è ancora pronta ma ci attende un ricco buffet nella sala ristorante!
Il servizio è talmente accurato che il concierge ci viene ad avvisare, direttamente al tavolo, che possiamo già recarci nella nostra suite … e sono solo le 13.30: questa è la conferma che, grazie ad una buona organizzazione, è possibile uscire dal classico ed obsoleto schema – alle 10 lasciare la camera e consegna non prima delle 15.30 –
Abbiamo fatto bene ad aggiungere un giorno in questo paradiso:
Secrets Puerto Los Cabos
la camera è bellissima, accogliente e totalmente Ocean view!

Sapendo che un viaggio on the road richiede una certa dose di energie abbiamo preventivato 4 giorni di riposo assoluto tra coccole, lunghi bagni in piscina deliziati da cocktail a base di ottima tequila, tintarella in spiaggia e lunghe passeggiate sulla sabbia vulcanica di Los Cabos.
La spiaggia del Serets Puerto 


Le serate vengono allietate dalla tranquilla e calda atmosfera dei ristoranti del Secrets Puerto dove, a lume di candela, si possono gustare squisiti piatti sia della cucina messicana tradizionale, oppure scegliere fra le prelibatezze offerte dal ristorante italiano o da quello giapponese.
Mexican food

e si concludono ...



---- nella piccola ma animata discoteca sorseggiando un buon cocktail, partecipando a divertenti karaoke, serate a tema o ballando a ritmo di discomusic.
🌞🌘⭐

L‘ultimo giorno al Secrets coincide con un deciso cambiamento climatico: il sole caldo ed avvolgente, che ci ha accompagnato fino a qui, lascia il posto ad una leggera e tiepida pioggia tropicale.
Non siamo particolarmente infastiditi da questo clima, tra aperitivi, pranzi, relax e cena, il tempo trascorre al ritmo della pioggia che scende.
La sera prepariamo i bagagli per la partenza prevista per il giorno seguente ma, durante la notte, un piccolo uragano passa per Los Cabos, trasformando la pioggerella in tempesta.
La mattina sbrighiamo le formalità del Check out e ci dirigiamo, con largo anticipo, verso l’aeroporto, qui capiamo il mezzo disastro che ha provocato la forte pioggia: strade allagate trasformate in corsi d’acqua “navigati” da auto che, a passo d’uomo, cercano di attraversare gli incroci intasati da veicoli di tutti tipi, ostacolati da detriti di ogni genere che la corrente ha trascinato a valle.
Il tempo trascorre e l’ansia di non raggiungere in tempo il nostro volo si trasforma in vera preoccupazione!
Arriviamo all’autonoleggio dove “lanciamo” le chiavi della nostra Jeep al noleggiatore e letteralmente saltiamo sul pulmino che ci porta all’ SJD.
Abbiamo giusto il tempo per consegnare le valigie, fare uno spuntino veloce e decollare verso Los Angeles.
Due notti a Santa Monica.
Situato a circa 45 minuti di auto dall’aeroporto di LAX, l’Ocean View Hotel Santa Monica, è un’ottima scelta per un soggiorno spezza-tappa, soprattutto se il vostro viaggio prevede Los Angeles solo come transito e se la città degli angeli è già stata visitata in svariate occasioni precedenti.
Santa Monica è, certamente, una delle spiagge più famose di Los Angeles. 

Un termine che addice alla descrizione di questa spiaggia è sicuramente: vitale; ovunque si vedono giovani impegnati in una partita di pallavolo, ciclisti che si dedicano al loro sport preferito lungo la pista ciclabile sul lungomare, bagnanti che giocano fra i flutti del mare, surfisti che divertono a cavalcare l’onda e ragazzi sui teli da mare che si rilassano sotto i raggi del sole, non mancano graziose fanciulle che ammirano i famosi baywatch californiani.
È’ d’obbligo la passeggiata in mezzo al fiume gente di tutti i generi sul famoso e storico molo, dove il tramonto garantisce ogni sera, uno spettacolo indimenticabile.

Il Pacific Park, parte integrante della vita del Pier, è un piccolo luna park dove l’odore del mare e del pesce fresco e del pesce fritto si mischiano a quello dei pop corn e delle dounuts, la grande ruota panoramica ad energia solare sovrasta il pontile costruito nel 1909, ora traboccante di chioschi che vendono dai milk shake a gift di ogni genere.
I pescatori, in fondo al molo, danno un’ulteriore nota di colore alla vita del famoso pontile.




 Fra le altre attrazioni, al Santa Monica Pier Aquarium si trova una giostra in legno risalente alla fine del Novecento.
Immancabile per tutti la foto al cartello che segnala l’arrivo della famosissima Route 66, che termina proprio sul molo di Santa Monica.
Qui, la sera, è d’obbligo cenare da Bubba Gump, il ristorante fortemente voluto dalla Paramount Picturs ed ispirato al film di successo Forrest Gump, la Paramount, negli anni fra il 1994 ed il 1995, in accordo con la Rusty Pelican Restaurants Inc. diedero origine alla Bubba Gump Shrimp Company Inc. così fu creata come nuova catena di ristoranti a tema.
In questo locale si viene accolti da simpatici giovani che servono gli ospiti con giocosità e briosa velocità ricordando la frase del film: “corri Forrest“.
I gamberi, ovviamente, sono i protagonisti assoluti accompagnati da pesce crostacei di vario genere e di ottima qualità: una serata all’insegna del divertimento e del buon cibo.
Il giorno seguente, dopo avere trascorso la mattinata in spiaggia, troviamo il tempo per una passeggiata sulle vie del centro, dove fra ristoranti di tutti i tipi, negozi di famose firme o piuttosto di vari souvenir, ed un grande centro commerciale che caratterizzano Santa Monica, concludiamo il nostro viaggio: quale location migliore di questa?
              THE END OF TRAIL
Sbrigate le solite formalità di rito ed effettuati gli ultimi acquisti, ci imbarchiamo sul volo di rientro: la Premium Economy della Austrian Airline si rivela una categoria di viaggio veramente valida, in quanto gli spazi a disposizione ed il servizio offerto meritano la differenza di prezzo rispetto all’Economy.

Il viaggio nella calda Baja California Sur è 


stato al di là di ogni aspettativa: la Baja è un


intreccio fra splendido mare, atmosfere 


avvolgenti, storia appassionante e tradizioni


pittoresche, unite ad un cibo vivace ed una 


popolazione calorosa.
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                                         Icy

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